Tecnica Craniosacrale
per combattere ansia, stress e insonnia

Naturopatia 21 apr 2022

In natura niente è statico, tutto è in movimento, fuori e dentro il nostro corpo. Persino le ossa del cranio.

LA STORIA
Florida 1970: il dottor Upledger assiste un collega neurologo nel corso di una delicata operazione chirurgica. Durante l'intervento gli viene chiesto di tenere separata una parte del sistema membranoso durale che avvolge la spina dorsale, mentre il collega è alle prese con la rimozione di un'escrescenza di calcio. Upledger, con grande imbarazzo, non riesce a tenere ferma la membrana che si muove sotto le sue dita ad un ritmo tutto suo, indipendente. Qualche anno prima invece l'osteopata Sutherland viene colpito dalle ossa del cranio umano: è fermamente convinto che la loro disposizione è tale da favorirne il movimento e che alcune suture assomigliano quasi alle branchie di un pesce, come se fossero state progettate per “respirare”.

LA TECNICA CRANIOSACRALE OGGI
Quello che cominciava a delinearsi in America nel 1970 oggi, dopo anni di studi e scoperte, porta il nome di Tecnica Craniosacrale. Si tratta di una serie di manipolazioni dolci dove il tocco dell'operatore viene applicato su tutto il corpo, partendo dai piedi e finendo sul cranio. La pressione è delicatissima, parliamo di 4/5 grammi, quanto il peso di una busta da lettere vuota. Una parte di questo protocollo lavora sfruttando l'attività del liquor encefalorachidiano, una sostanza che abbiamo all'interno del cranio e della colonna vertebrale e che il dottor Upledger negli anni '70 sentiva muoversi sotto le sue mani. Liquido che ha una doppia funzione: serve a nutrire le cellule del cervello e del midollo e a proteggere entrambi da traumi e lesioni. Una sorta di "cuscinetto" che viene prodotto all'interno del cervello fino a quando non si crea una certa pressione, come un sistema idraulico. Quando la pressione è giusta la produzione si blocca per qualche secondo e attraverso dei diaframmi il liquor in eccesso passa nel sistema linfatico. Appena si riabbassa la pressione, la produzione ricomincia. Così per tutta la vita. La Tecnica Craniosacrale dunque è in grado di bloccare questa produzione.

I BENEFICI
E perchè mai dovremmo farlo? Ebbene, quando una persona è eccessivamente stressata agisce come un computer "impallato" da resettare. E così se blocchiamo per un istante la produzione del liquor ecco che subito dopo la nostra "memoria centrale" ricomincia a fare il controllo di tutto e si riparte alla grande. Un ciclo di un mese di Craniosacrale lavora molto bene sui problemi di ansia, di stress, sui disagi alla colonna vertebrale e alla mandibola. E' adatto ad ogni età, dal neonato all’anziano, e in stati delicati come come la gravidanza o il post-operatorio. Si rivela ottimo inoltre in persone affette da autismo, dislessia, difficoltà di apprendimento, disordini nervosi, iperattività, insonnia.

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