Dolore cervicale e torcicollo
Riflessologia Plantare e Tecnica Craniosacrale in soccorso

Salute naturale 17 feb 2022

Quando il dolore acuto attacca la zona cervicale è per indicarci un “rapporto troppo rigido” tra collo e testa. Il problema si concentra solo su 7 vertebre (C1-C7) ma coinvolge tutti i muscoli, i tendini e le inserzioni collegate al collo e utili a sorreggere l’intera testa (che non pesa poco ed è soggetta a tantissime sollecitazioni quotidiane).

Quali possono essere le cause
Il male può essere prodotto da tantissimi fattori: cattiva postura, vita sedentaria, lavoro di ufficio, ore passate alla guida dell’auto, traumi, sport, carichi fisici ed emotivi troppo pesanti da sopportare. E la rosa di motivi si estende se consideriamo patologie specifiche come un’ernia espulsa, artrosi cervicale o una frattura di una vertebra.

La visione olistica
Il collo tende a concentrare numerose somatizzazioni, prima tra tutte quelle a carico di emozioni come il senso di colpa e il senso del dovere. Come abbiamo visto il tratto cervicale è costituito da 7 vertebre, la prima delle quali si chiama Atlante, il nome del gigante della mitologia greca punito da Zeus con la condanna a sostenere il “mondo sulle spalle”. Ebbene il collo “urla” proprio quando il peso del nostro mondo e del mondo degli altri (che troppo spesso ci carichiamo sulle spalle) diventa insostenibile. Ed ecco che il tratto cervicale perde di fluidità e di morbidezza e non riesce a svolgere la sua funzione principale: "crocevia" tra il capo e il resto del corpo. Attraverso il collo ciò che nasce nel cervello si prepara a tradursi in azione e movimento con gli arti. Quando il tratto cervicale si ribella implica che il troppo peso ci ha reso troppo rigidi e ci ha fatto smarrire la capacità di orientarci nello spazio e nelle direzioni da prendere.

I sintomi da tenere d'occhio
Il dolore non è per tutti uguale e può manifestarsi in maniera leggera e poi cronicizzarsi nel tempo, oppure esplodere direttamente in modalità acuta. Si possono verificare TORCICOLLO, DOLORE CERVICALE CHE SI ESTENDE AL BRACCIO, DOLORE CERVICALE CHE SI IRRADIA NELLA SCAPOLA, VERTIGINI ED EMICRANIE

Un aiuto da Riflessologia Plantare e Craniosacrale
La Riflessologia Plantare in abbinamento alla Tecnica Craniosacrale è in grado di operare in maniera dolce e risolutiva. Sono terapie che non prevedono manipolazioni violente dirette (thrust) perché un paziente affetto da ernia può presentarsi in fase acuta ma può anche avere un’ernia silente. E sia in fase di espulsione, o di protusione o anche in fase di infiammazione acuta non è quasi mai consigliata un’azione aggressiva, perché potrebbe solo peggiorare la situazione. Con la terapia Craniosacrale si lavora subito sulla rigidità del collo e quando il dolore perde vigore ecco che il paziente ha l'opportunità di sentire come e dove il tessuto sta trattenendo la tensione e come si manifesta l'aspetto emozionale. Solitamente un minimo di 4 sedute in media bastano per alleviare di molto il dolore e allentare la morsa al collo, ma molto dipende dalla situazione specifica di ogni singolo paziente.

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